Radici Storiche
“Le notti delle streghe” affondano la loro ragione di esistere nella storia che abbraccia il Comune di Rifreddo ed il massiccio del Monte Bracco che lo sovrasta. Una storia fatta di racconti, di fatti apparentemente magici e di leggende tramandate oralmente di generazione in generazione dagli abitanti del luogo, ma anche di importantissimi documenti storici conservati nell’archivio del piccolo comune di Rifreddo, in Valle Po.
Sul primo versante sono innumerevoli, infatti, gli accadimenti raccontati dai protagonisti o da chi vi aveva assistito: azioni perpetrate dalle conosciutissime streghe e masche, ma anche da Servanot, folletti ed altri esseri che popolano i boschi di castagni che avvolgono la “Montagna di Leonardo”.
Sull’altro versante, molto più tangibile e storicamente probante, si trovano invece i verbali dei processi alle streghe del 1495, tuttora conservati nell’archivio storico comunale. Si tratta di una serie di documenti che rappresentano quasi un unicum nazionale, visto che gran parte dei documenti storici di quell’epoca è andata perduta. A conferma che “Le notti delle streghe” poggia su solide basi storiche, negli stessi verbali vengono raccontate molte delle cose che poi, tradotte e adattate per una manifestazione che non vuol essere una dotta rievocazione storica ma un evento per tutti, si vedono in “Terrore nel borgo”.
In particolare, nei documenti si trova tutta la storia processuale che porta alla condanna di alcune donne del luogo in seguito a un misterioso omicidio perpetrato ai danni di un’inserviente della badessa del Monastero di Santa Maria di Rifreddo, che regnava su una buona parte del Saluzzese. Un processo inquisitorio con tanto di descrizione di torture e confessioni, fino ad arrivare alla condanna non solo della presunta strega autrice del maleficio, ma anche di tutte le sue complici e presunte aderenti alla confraternita delle donne sospettate di andare di notte "ad corrizandum cum aliis maschis".
Atti magistralmente raccontati dai professori Comba, Grado Merlo e Nicolini nel volume “Lucea talvolta la luna. I processi alle masche di Rifreddo e Gambasca del 1495”, edito con il patrocinio del Comune di Rifreddo e della Provincia di Cuneo.
Un volume senza il quale risulta impossibile comprendere a pieno il significato storico e morale di una manifestazione come “Le notti delle streghe”. Infatti, ci piace pensare che sia le streghe sia le tante magiche creature che popolavano le nostre zone — un tempo bistrattate dai loro contemporanei — risorgano oggi per prendersi una giusta rivincita, terrorizzandoci per una sera.